Dal 2 al 4 febbraio compresi, il programma di Marca Corona @ Art City Bologna si è quindi sviluppato su direttrici tra architettura, design e arte, con un forte richiamo:
- alle innovazioni del nostro tempo, come l’Intelligenza Artificiale
- alle nuove proposte dei giovani artisti Under 35
- al rapporto tra cultura, sistema imprenditoriale e società, in questa sede rappresentato dalle opere corali di Stefano Arienti, maestro dell’Arte Povera e Transavanguardia internazionale.
Tante le emozioni che si sono create nelle varie giornate e che hanno coinvolto i numerosi partecipanti degli appuntamenti di venerdì, sabato e domenica.
Andiamo insieme alla scoperta di questo percorso, che alla bellezza e alla sorpresa dell’arte in tutte le sue forme unisce l’incontro, il dialogo e l’esperienza di una location straordinaria come il Teatro San Leonardo di Via San Vitale 63 a Bologna.
Arte, architettura e intelligenza artificiale protagoniste nella 1° giornata ad Art City 2024
Il nostro racconto di Art City 2024 Bologna comincia con la 1° giornata di venerdì 2 febbraio e il convegno “Arte, architettura e intelligenza artificiale, frontiere e limiti della rivoluzione digitale in atto”.
In collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Bologna, l’evento ha fatto emergere la portata dirompente della “rivoluzione IA” su varie tipologie di settori, non ultimi quelli dell’architettura e dell’arte.
Partendo dal punto sull’attualità e sul vicino futuro, l’incontro è stato un’esplorazione profonda riguardo al ruolo trasformativo che l’IA sta svolgendo e svolgerà nel plasmare i contesti artistici, architettonici e del design, con la possibilità che da queste dinamiche possano originarsi nuove forme di creatività e l’intersezione tra tecnologia e innovazione.
A tutto ciò si è aggiunta anche la riflessione sulle applicazioni dell’IA nelle discipline correlate all’arte e all’architettura, con analisi delle diverse conseguenze etiche, sociali ed economiche che potranno derivare dal suo uso.
Tra i relatori intervenuti durante questo seminario riservato a professionisti e appassionati:
- Luca Molinari – architetto, critico e curatore
- Stefano Arienti – artista internazionale
- Walter Nicolino – professore al Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e all’Istituto di Arte Applicata e Design (IAAD), fondatore di WNA | Walter Nicolino Architects
- Mario Coppola – architetto e docente di Progettazione architettonica e urbana all’Università Federico II di Napoli
- Valerio Barberis – architetto e assessore all’Urbanistica del Comune di Prato
- Giulia De Appolonia – architetto
Mediatori e coordinatori della giornata:
- Fabrizio Storchi, direttore marketing di Marca Corona
- Marco Filippucci, presidente dell’Ordine degli Architetti di Bologna
A seguire, ecco la visita collettiva ad Arte Fiera, in attesa del finissage della mostra “Opera Aperta” e della soirée di premiazione “Premio Marca Corona 2024” dedicata ai giovani artisti Under 35.
Art City Bologna 2024: nuovi linguaggi e nuove influenze artistiche con il concorso per giovani talenti
Nell’anno in cui Arte Fiera – la celebre esposizione fieristica che mette al centro il meglio dell’arte moderna e contemporanea mondiale – compie 50 anni di attività, ad Art City Bologna 2024 si riconferma la nascita di nuovi linguaggi e nuove influenze artistiche grazie alle iniziative che promuovono il talento delle prossime generazioni di artisti, come il Premio Marca Corona 2024.
Il tema del concorso “Opera Aperta: tra contingenza e meraviglia” riprende il trait d’union introdotto da Stefano Arienti nella mostra “Opera Aperta”, dove lo slancio propulsivo dell’arte partecipata dà origine a una creazione che è dialogo tra i materiali più comuni e, a un primo sguardo, slegati dal mondo artistico come spesso lo intendiamo.
Anche nel pensiero di Umberto Eco “l’arte vive nel respiro del pubblico” ed è in questo modo che, lasciandosi guidare dalla contingenza, opere all’apparenza “semplici” diventano cariche di meraviglia, in una continua conversazione con chi ne fruisce. Il concetto di “Opera Aperta” risiede proprio in questo scambio.
Durante la serata del 2 febbraio, Art City Bologna 2024 ha visto quindi spiccare le nuove istanze dell’universo artistico, con performance di danza dal vivo e la premiazione della vincitrice del bando giovani artisti Camilla Alberti, che ha così raccontato la sua opera “L’alleanza tra abitanti e costruttori”
Scrivo questa proposta mentre mi trovo in Austria a Graz mentre studio… Due organismi distinti che si alleano nella creazione di un’entità più complessa basata sul bilanciamento e lo scambio.
… Ho poi deciso di costruire un’immagine che seguisse questa logica del corpo plurimo…
Per costruire l’immagine ho seguito il metodo di progettazione dei decori delle piastrelle ovvero rendendo l’immagine modulare e giuntabile con artefatti dello stesso decoro.
… Ho pensato di utilizzare il colore blu campionato dal logo di Marca Corona per il disegno interno in cui viene tracciato, in uno schema di linee, il complesso sistema organico-macchinico che anno dopo anno ha permesso e permette alla fabbrica di crescere.
Menzione speciale per gli altri finalisti del concorso:
- Alessandro D’aquila con l’opera “Tavole ottometriche poetiche”
- Lorenza Iacobini con il progetto “Grotesque Wireframe”
Alla giuria del contest hanno partecipato professionisti e personalità d’eccellenza appartenenti al mondo delle arti visive, quali:
- Stefano Arienti – artista, presidente di giuria
- Maria Vittoria Baravelli – curatrice
- Stefania Spaggiari – direttrice del museo della ceramica di Fiorano
- Luca Molinari – architetto
- Federico Palumbo – Osservatorio Futura
- Giovanni Scarzella – collezionista
- Sara Zambon – CEO R&P Contemporary Art
- Luca Fiandri – responsabile R&D Marca Corona
- Mariachiara Russo – product manager Marca Corona
Il Premio Marca Corona è da sempre finalizzato a promuovere l’arte emergente e l’affermazione di giovani talenti, attraverso la valorizzazione di progetti originali che siano in grado di raccontare storie e suscitare emozioni.
In questa seconda edizione dell’iniziativa, si conferma nuovamente lo stretto legame con l’universo artistico e la volontà concreta di una collaborazione bidirezionale, con l’intento di sviluppare nuove alleanze reciproche tra arte e mondo aziendale.
Alla vincitrice Camilla Alberti va il riconoscimento in denaro, la residenza d’artista presso Ceramiche Marca Corona con la realizzazione dell’opera proposta su supporto ceramico e l’entrata di merito nel collettivo di artisti che collaborano attivamente con l’azienda, inaugurando nuovi periodi stilistici e sviluppando creatività inedite attraverso la materia e i colori.
La notte di Art City White Night 2024 diventa “Opera Aperta” con la mostra di Stefano Arienti per Marca Corona per l’Arte
Nella location del Teatro San Leonardo, la mostra “Opera Aperta” di Stefano Arienti ha trovato una sede esclusiva dove incontrare il numeroso pubblico accorso durante Art City White Night 2024 e la seguente domenica di Art City Bologna 2024.
E così le giornate del 3 e 4 febbraio si sono animate di stupore con le tele di questo artista internazionale, conosciuto per la sua tecnica inconfondibile capace di dare vita a un percorso narrativo di sperimentazioni su materiali e ambiti apparentemente disgiunti.
Stefano Arienti è infatti tra i principali esponenti dell’Arte Povera e Transavanguardia, con lavori ospitati nei principali musei e istituzioni d’arte italiane ed estere, tra cui il Museo MAXXI di Roma, il Palazzo Ducale di Mantova e l’Isabella Stewart Gardner Museum a Boston.
Con questa esposizione – a cura di Maria Vittoria Baravelli – l’artista ha condiviso il percorso inedito di quest’ultimo anno di produzione artistica, contraddistinto da un focus ancora maggiore sulla collettività e sul rapporto tra cultura e sistema impresa.
In questo senso, “Opera Aperta” rappresenta un dialogo corale che racconta la lunga storia di eccellenza, tradizione e valori che circonda la comunità attorno a Marca Corona.
I lavori infatti sono frutto delle conversazioni, aneddoti e incontri intercorsi con i dipendenti dell’azienda, dai quali l’artista ha preso ispirazione per unire e trasmettere all’esterno le diverse dimensioni “distanti ma vicine” della percezione umana.
Nascono così su grandi teli antipolvere opere come Ceramiche in Giardino, Carrello elevatore, Ruspa unite nella mostra al Teatro San Leonardo a una selezione di oggetti storici che raccontano l’evoluzione del distretto ceramico di Sassuolo, parte del patrimonio culturale custodito in Galleria Marca Corona.
Ricordando nuovamente le parole di Umberto Eco – del quale la mostra “Opera Aperta” è un chiaro omaggio:
Come un libro esiste se qualcuno lo legge, un’opera d’arte è tale, anzi comincia a essere tale, quando qualcuno la guarda, la desidera o, come una conchiglia rara trovata sulla spiaggia, la considera qualcosa di prezioso, misterioso e magico.
Grazie all’occasione di Art City White Night 2024 e Art City Bologna 2024, l’opera-cultura prende forma attraverso le emozioni di chi la vive e interpreta, con uno scambio diretto tra soggetto, narrazione espositiva e sperimentazione artistica.
In un’epoca in cui l’arte è in costante tensione verso il futuro, Stefano Arienti
ha sorpreso i visitatori del weekend di Art City Bologna 2024 con la sua magistrale capacità di elevare frammenti di passato e presente che riconducono alla complessità della memoria e dell’identità.
Il suo lavoro infatti invita sempre l’osservatore a trovare lo straordinario nell’ordinario e a esplorare mondi apparentemente lontani ma connessi.